L'Acquario e Civica Stazione Idrobiologica di Milano ospita dal 23 marzo al 4 giugno l’installazione di Michelangelo Pistoletto I Mediterranei. Sedie Love Difference – Mezzo Terra Mezzo Mare (2009), selezionata in occasione della mostra Michelangelo Pistoletto. La Pace Preventiva, allestita nella Sala delle Cariatidi a Palazzo Reale nelle stesse date.

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I Mediterranei. Sedie Love Difference – Mezzo Terra Mezzo Mare, 2009
Legno e vernice acrilica
80 x 750 x 320 cm

L’opera si inserisce nell’ambito del progetto Love Difference - Movimento Artistico per una Politica InterMediterranea, nato nell’ambito dell’Ufficio Politica di Cittadellarte con il manifesto programmatico omonimo scritto da Michelangelo Pistoletto nel 2002. Nel 2003 viene presentato alla Biennale di Venezia il Tavolo Love Difference, un grande tavolo specchiante a forma di bacino del Mediterraneo, circondato da sedie provenienti ciascuna da uno dei paesi che si affacciano su questo mare. Attorno a questo tavolo nel corso degli anni sono state presentate e sviluppate in diversi paesi del mondo molte delle attività di Love Difference e Cittadellarte. Successivamente sono stati presentati altri tavoli specchianti riproducenti le forme di diversi mari (Mar Baltico, Mar Nero, Mar dei Carabi-Golfo del Messico, Mare della Cina meridionale, Mar Rosso e Mare Mediterraneo), ciascuno dei quali congiunge nazioni e culture diverse e diventa così mediatore tra terre, lingue, visioni politiche e religioni.
I Mediterranei. Sedie Love Difference – Mezzo Terra Mezzo Mare, realizzata a partire dalla sedia laleggera, progettata da Riccardo Blumer nel 1998 per Alias e Compasso d’Oro, è un’opera complementare al Tavolo Love Difference esposto nella sede principale della mostra a Palazzo Reale: in questo caso le sedie, uguali nella forma, diverse nel modo in cui il disegno della linea di costa divide la seduta di ogni sedia, sono disposte a formare il perimetro del Mare Mediterraneo (o di altri mari, in altre versioni).
Mentre nel Tavolo Love Difference le sedute rappresentano le differenze e la loro collocazione attorno al tavolo specchiante un invito al dialogo, qui il tavolo esiste solo nell’immaginazione e le sue dimensioni dipendono dal posizionamento delle sedie